Spazi, strutture e arredi

Il Nido d’Infanzia e la Scuola Paritaria Marta Mameli

L’ambiente educativo: il terzo educatore

La cura degli spazi, il terzo educatore, come amava chiamarli Loris Malaguzzi, e gli allestimenti sono parte integrante e significativa del nostro percorso educativo e per questo motivo la loro pianificazione e organizzazione, entrano a pieno titolo nella progettazione e nella programmazione didattica.
Gli ampi spazi interni ed esterni, gli arredi, la scelta e la disposizione dei materiali non possono essere casuali in un nido. La caratteristica principale è rappresenta dalla polifunzionalità di ogni area disponibile, una caratteristica che è conseguenza diretta di un modo di guardare il bambino e l’esperienza educativa, che non parte dall’educatore, ma dai loro bisogni. Ogni spazio deve rendere possibile l’espressione e la risposta di questi bisogni, da quelli fondamentali come la fame e il sonno a quelli più profondi, come cura del corpo, relazione con l’adulto e i pari, necessità di scoprire e conoscere attraverso tutti i sensi. Ogni area della struttura deve orientare adulti e bambini per rendere possibile l’acquisizione di comportamenti sociali/civici positivi, l’esplorazione, la scoperta, il gioco, le attività motorie e collaborative, la concentrazione, l’intimità, l’inclusione di tutti i bambini.

Lo spazio parla e dice di noi. Lo stile degli arredi, la scelta dei colori, la pulizia, l’ordine, l’attenzione ai particolari, l’accessibilità di oggetti e materiali vogliono raccontare a chi entra una realtà contraddistinta da attenzione, impegno, considerazione verso chi quello spazio vive tutti i giorni per tante ore.

Il modello di riferimento parte dal presupposto che, soprattutto nella parte riferita agli allestimenti, ciò che deve prevalere non è il lavoro dell’insegnante, ma tutto quello che nel corso dell’anno viene elaborato dal bambino, come espressione del percorso educativo. All’inizio dell’anno l’allestimento della scuola è essenzialmente quello che permette di far intuire alle famiglie il nostro stile, il nostro modo di accogliere e operare. Molte pareti sono lasciate “volutamente” bianche per poi arricchirle di volta in volta, a seconda dei periodi e degli eventi di quanto tutti insieme, anche attraverso i laboratori con i genitori, riusciamo a “produrre”. Per quanto riguarda gli spazi e la loro organizzazione, l’obiettivo principale è quello di offrire al bambino un luogo ricco di stimoli accoglienti, colorati, ma nello stesso tempo essenziali, che trasmettano serenità e voglia di viverli e scoprirli.

Lo spazio esterno, oggi più che mai, riveste un’enorme importanza per l’organizzazione della giornata educativa/scolastica: la cura e l’organizzazione è funzionale sia per attività libere di gioco e movimento, sia per attività più strutturate. Lo spazio esterno dialoga, in continuità, dando ai bambini possibilità di libertà e autonomia di movimento. All’aperto, attraverso l’osservazione l’esplorazione, è possibile per i bambini vivere l’ambiente naturale durante l’alternarsi delle stagioni come continua scoperta e stupore di ciò che accade e cambia continuamente nella natura e nel tempo.

Panoramica

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