Soft skill, cosa sono e come la scuola può aiutare ad acquisirle

Più comunemente conosciute come soft skill, le competenze trasversali sono al giorno d’oggi ritenute necessarie per ogni ragazzo che vuole inserirsi con successo nel mercato del lavoro. Più sono sviluppate, maggiore è la capacità di affrontare le sfide del mondo del lavoro, di adattarsi a particolari dinamiche, di essere flessibili e risoluti di fronte a crisi e problemi di ogni genere.
In breve, le soft skill sono quelle capacità comportamentali e relazionali che influenzano il nostro modo di agire nell’ambiente lavorativo. Sono il risultato del nostro vissuto, personale, scolastico e professionale.

Le soft skills più richieste da inserire nel CV

Sono numerose le competenze trasversali considerate essenziali dalle aziende che si occupano di selezione del personale e dai recruiter. Le più apprezzate?

  • Autonomia: è la capacità di lavorare in maniera indipendente, facendo appello unicamente alle proprie conoscenze e alle proprie qualità.
  • Flessibilità: in questa skill rientrano l’abilità nell’adattarsi ai cambiamenti e ai vari scenari lavorativi, l’attitudine a sperimentare e a spostare la propria attenzione da un compito ad un altro, mantenendo la concentrazione.
  • Controllo delle emozioni: al lavoro è necessario riuscire a reagire allo stress e alle pressioni con comportamenti misurati ed efficaci, rivolti a mantenere l’ambiente sereno.
  • Fiducia in se stessi e autostima: è di fondamentale importanza essere consapevoli delle proprie capacità e del proprio valore, così da far valere le proprie opinioni e idee quando richiesto all’interno del contesto lavorativo.
  • Leadership: qualità immancabile per i più ambiziosi, quella di saper guidare, coordinare e motivare il gruppo di lavoro.
  • Capacità organizzative e di pianificazione: essere in grado di porsi obiettivi e pianificare i passi e le azioni per raggiungerli, riuscire a svolgere rapidamente compiti assegnati e a sostenere eventuali sovraccarichi di lavoro portando a termine brillantemente ogni attività, sono tutte competenze chiave per affermarsi.
  • Procedere per obiettivi: si tratta di dar prova di impegno e determinazione al fine di raggiungere gli obiettivi assegnati.
  • Precisione: l’attenzione e la cura dei particolari permette di farsi notare e distinguersi.
  • Intraprendenza: mostrare spirito di iniziativa e audacia è una dote davvero preziosa in ambito lavorativo
  • Gestione delle informazioni: è la capacità di recepire, valutare in modo critico ed elaborare informazioni varie e complesse.
  • Apprendere di continuo: è importante dimostrare di sapersi tenere aggiornati sulle novità del proprio settore e di essere capaci di acquisire sempre maggiori competenze e colmare le poprie lacune.
  • Saper comunicare: la disponibilità al dialogo e al confronto costruttivo con gli altri, così come la capacità di condividere e trasmettere chiaramente messaggi e informazioni servendosi di strumenti cartacei o multimediali si rivela decisamente utile nei colloqui o durante le riunioni.
  • Team work: essere autonomi è un bene, ma lo è anche saper lavorare in gruppo.
  • Problem solving: l’abilità di adottare nei confronti di situazioni problematiche un approccio positivo, che consente di analizzare le situazioni, vagliare le soluzioni possibili e risolvere i problemi in maniera adeguata.

Competenze trasversali: il ruolo della scuola

Le soft skills si possono acquisire e apprendere. Sono il risultato delle esperienze vissute e si sviluppano man mano che si affrontano determinate situazioni. Di fatto contribuiscono alla formazione a tutto tondo di una persona. È proprio per questo che si parla tanto del ruolo della scuola nell’apprendimento di tali competenze.

Al mondo scolastico si chiede infatti di fornire ai ragazzi spunti e strumenti per leggere e vivere la propria realtà. Un impegno ad ampliare non solo le conoscenze degli studenti ma anche il loro bagaglio di esperienze, così da renderli autonomi e capaci di trovare il proprio posto nel mondo.

E se il mondo del lavoro esige che i ragazzi si sappiano relazionare, siano organizzati, produttivi, propositivi e flessibili, allora la scuola deve incoraggiare i giovani a sviluppare e dimostrare queste capacità.
Come? Non limitandosi a trasmettere loro nozioni e contenuti teorici, ma incentivando le occasioni di confronto, dandogli la possibilità di fare e agire, di mettere in pratica quello che imparano e di cimentarsi in situazioni nuove da cui trarre preziosi insegnamenti. È inoltre importante che gli studenti vengano fatti riflettere e ragionare su se stessi con spirito critico, stimolati a migliorare e a coltivare le proprie passioni, e che ricevano il sostegno degli insegnanti durante tutto il percorso formativo, dai primi anni della scuola dell’infanzia fino alla maturità.

Il progetto di Educazione allo studio

In questo contesto si sviluppa la proposta della Cooperativa San Camillo. Perciò il nostro progetto di Educazione allo studiooltre ad obiettivi puramente didattici, si pone anche traguardi di più ampio respiro.
Vogliamo infatti aiutare i ragazzi a sviluppare la propria personalità e a raggiungere livelli di autostima e indipendenza che consentano loro di affrontare al meglio ogni sfida futura. Al centro educativo Gli improbabili possono trovare il sostegno che occorre loro per potenziare le proprie soft skills e ampliare il proprio bagaglio di esperienze partecipando ad attività di gruppo, socio-culturali e ludico-ricreative.